


Sul bighellonare
Tre viaggi saggistici.

Salvare il mondo in tribunale
Negli ultimi anni aziende e governi vengono sempre più spesso citati in giudizio per non aver contrastato la crisi climatica. Ma nonostante importanti vittorie, la strada è ancora in salita.

California, cannabis e capitale
Contro la gentrificazione della natura, contro le enclosures della canapa.

La casa perduta
Esilio, occupazione, memoria e identità: il tema della casa nella narrativa e nella poesia palestinesi contemporanee.

Il perturbante, il femminismo, l’io e tutto il resto
Sulla narrativa di Lavinia Mannelli.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.

Ogni intelligenza è relativa
Gli studi più recenti su cervelli umani e non umani stanno scardinando molti dei preconcetti che abbiamo sull’intelligenza e sul comportamento animale.
