






Alex Garland: DEVS EX MACHINA
Profilo di un autore di profezie.

Il treno verde meno sostenibile al mondo
Storia del Tren Maya, la linea ferroviaria che sta minacciando le comunità e la biodiversità dello Yucatán, esempio paradigmatico degli effetti di uno sviluppo imposto dall’alto.

Prima digerire, poi raccontare
Cosa succede se gli scrittori non sanno più digerire e trasformare il proprio dolore?

La marcia dei quarantamila
Quarantacinque anni fa, l’uscita di scena dell'operaio-massa e la frattura del fronte del lavoro.

La trap spiegata ai bianchi
Su Maxi-Rissa, i diari della trap di Piccinini e Robertini.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.

Anatomia di una depressione collettiva
Trattare la depressione solo come un problema individuale e chimico rischia di nasconderne le dinamiche sociali. Una riflessione sulla dimensione collettiva della depressione, e delle sue possibili cure.
