Il suono e la furia

Le analisi forensi come arte, il suono come rivelazione della violenza contro le comunità vulnerabili nell’opera di Lawrence Abu Hamdan.

La seduzione geopolitica

Le ragioni del successo, ma soprattutto i limiti e i rischi dell’approccio geopolitico nella lettura della storia.

La vita prima della vita

Quello che finora era considerato il nostro antenato comune più antico potrebbe aver avuto dei predecessori che non sfruttavano i sistemi genetici odierni. Uno sguardo alle nuove teorie sull’origine della vita.

Dormire per dimenticare

Il sonno non è solo sospensione della veglia, ma anche un’officina notturna cruciale per il benessere psicofisico. Una riflessione sul ruolo del sonno REM nell’elaborazione emotiva e sul potenziale terapeutico del sogno lucido.

Dove appare la Madonna?

Appunti etnografici su un caso di apparizioni mariane.

La Parola della Settimana

tornata

tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.