Dai moti carbonari ai salotti culturali
Redacta porta la lotta allo sfruttamento nel settore dell’editoria al Salone del Libro di Torino.
Primitivi e post-moderni
Una lettura di Teneri carnivori di Paul Shepard, manifesto della “future primitive utopia”.
Giallo t e l e p a t h
Piccola guida alla misteriosa carriera di t e l e p a t h , artista vaporwave.
Suono, geometria e grazia
Una conversazione con Massimo Bartolini, artista del Padiglione Italia alla Biennale 2024.
Le storie del lupo
Fascinazione e repulsione per l’animale più discusso degli Appennini: un estratto da Salvare gli animali.
La Parola della Settimana
tornata
tornata tornata s. f. [der. di tornare; nel sign. 3, dal provenz. tornada]. – 1. a. ant. o pop. Ritorno: nel suo letto il mise e dissegli che quivi infino alla sua t. si stesse (Boccaccio); fare t., fare ritorno. b. T. lattea, sensazione di calore alla mammella, e di puntura al capezzolo, che avverte la nutrice quando, attaccato il bambino al seno, la secrezione lattea si accentua. 2. Seduta, adunanza di un’accademia, di un’assemblea, ecc.: le t. dell’accademia della Crusca; t. ordinaria, straordinaria. Il termine, oggi poco com., era ancora usato in alcuni atti ufficiali della Camera dei deputati fino al 1938 e del Senato fino al 1933 (oggi seduta). Riferito talora, per estens., anche a turni di elezioni (politiche, amministrative, ecc.): prima, seconda t. elettorale. 3. ant. Il commiato o congedo della canzone provenzale, e per estens. della canzone antica in genere, che nel tipo più frequente ripete lo schema della parte finale della stanza.